Economia circolare: Axa Svizzera e CBA una collaborazione decennale

Oggi tutti parlano di economia circolare: CBA Computer Broker AG la pratica fin dalla sua fondazione nel 1987. AXA Svizzera si affida quindi da molti anni alla competenza dell'azienda di Volketswil. Un esempio attuale: circa 9.000 notebook e tablet e 12.000 monitor in via di dismissione presso AXA vengono intermediati da CBA in tutta Europa, dove continuano a funzionare dopo una completa ristrutturazione in stabilimenti specializzati, completando così il loro ciclo di vita.

In AXA Svizzera, i cosiddetti workplace manager controllano regolarmente se e quale hardware dei dipendenti deve essere sostituito. Per motivi di prestazioni, a volte i dispositivi vengono sostituiti anche se non hanno ancora raggiunto la fine del loro ciclo di vita: per i monitor aziendali, ad esempio, fino a 15 anni. Ma cosa fare con i dispositivi che sono ancora in ottime condizioni e che, tra l'altro, sono ancora significativamente più potenti e durevoli dei nuovi dispositivi consumer anche dopo diversi anni di funzionamento? "Per AXA è chiaro: non ci limitiamo a smaltire i dispositivi e non li regaliamo ai Paesi in via di sviluppo, non facciamo un favore a nessuno. Se un componente si rompe, difficilmente può essere sostituito: Il dispositivo finisce nella spazzatura e potrebbe non essere smaltito correttamente", afferma Fabian Ricklin, Responsabile Digital Workspace e Microsoft 365 di AXA Svizzera. Ecco perché AXA collabora con CBA da oltre 20 anni: "Dal nostro punto di vista, è perfettamente sensato continuare a utilizzare hardware ancora in ottime condizioni in Paesi con un potere d'acquisto inferiore, e CBA è un partner affidabile per l'intero processo", spiega Ricklin.

L'economia circolare portata alla sua logica conclusione

Predrag Nenadovic, titolare di CBA, specifica i vantaggi della rivendita: "I monitor rimangono in uso da cinque a 15 anni dopo la ristrutturazione. In questo modo, essi compiono il loro intero ciclo di vita, a vantaggio sia dei nuovi utenti che dell'ambiente". Questo vale anche per i circa 12.000 monitor di AXA che, insieme a 9.000 notebook e tablet, saranno successivamente trattati da CBA fino al 2023. In una prima fase, i monitor saranno resi anonimi presso il CBA in un'area protetta; nel caso dei notebook, i supporti dati saranno cancellati in modo certificato. I dispositivi vengono poi consegnati a fabbriche specializzate in Europa. Qui vengono puliti, rimessi a nuovo e infine rivenduti, spesso a istituzioni statali come scuole e autorità, ma anche ad aziende e privati, che possono così ottenere hardware professionale a basso prezzo. "L'economia circolare è spesso fraintesa o compresa in modo incompleto", afferma Nenadovic. "Non si tratta solo di sostenibilità delle risorse, ma - come suggerisce il termine - anche di aspetti economici. Le fabbriche in cui le apparecchiature vengono ricondizionate sono importanti datori di lavoro nelle rispettive regioni. Soprattutto nei Paesi che hanno un accesso limitato ai dispositivi digitali di alta qualità, i dispositivi aziendali rigenerati a costi contenuti rappresentano un importante fattore competitivo per le aziende."

L'energia grigia viene trascurata

Tuttavia, l'aspetto della sostenibilità non è affatto trascurabile: la cosiddetta energia grigia - cioè l'energia totale necessaria per un prodotto dall'estrazione delle materie prime alla produzione, al trasporto, allo stoccaggio, all'imballaggio e allo smaltimento - è spesso sottovalutata. Nel caso dell'hardware informatico, in particolare, si tratta di un valore significativamente superiore all'energia consumata per il funzionamento di un dispositivo durante il suo intero ciclo di vita.

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